Davis, Angela / SpeakOut (Italiano)
Attraverso il suo attivismo e la sua borsa di studio negli ultimi decenni, Angela Davis è stata profondamente coinvolta nella ricerca della giustizia sociale della nostra nazione. Il suo lavoro di educatrice – sia a livello universitario che nella più ampia sfera pubblica-ha sempre sottolineato l’importanza di costruire comunità di lotta per la giustizia economica, razziale e di genere.
Professore Davis’ carriera di insegnante ha portato a San Francisco State University, Mills College, e UC Berkeley. Ha anche insegnato presso l’UCLA, Vassar, i Claremont College e la Stanford University., Ha trascorso gli ultimi quindici anni presso l’Università della California, Santa Cruz, dove è ora Distinguished Professor Emerita di Storia della coscienza, un programma di dottorato interdisciplinare e di studi femministi.
Angela Davis è autrice di nove libri e ha tenuto conferenze negli Stati Uniti, in Europa, Africa, Asia, Australia e Sud America., Negli ultimi anni un tema persistente del suo lavoro è stata la gamma di problemi sociali associati con l’incarcerazione e la criminalizzazione generalizzata di quelle comunità che sono più colpite dalla povertà e dalla discriminazione razziale. Si basa sulle proprie esperienze nei primi anni Settanta come una persona che ha trascorso diciotto mesi in carcere e sotto processo, dopo essere stato inserito nella lista “Dieci Most Wanted “dell” FBI.”Davis ha anche condotto ricerche approfondite su numerose questioni relative alla razza, al genere e alla reclusione., Il suo libro più recente è Freedom is a Constant Struggle: Ferguson, Palestine, and the Foundations of a Movement
Davis è un membro fondatore Critical Resistance, un’organizzazione nazionale dedicata allo smantellamento del complesso industriale carcerario. A livello internazionale, è affiliata a Sisters Inside, un’organizzazione abolizionista con sede nel Queensland, in Australia, che lavora in solidarietà con le donne in prigione.,
Come molti altri educatori, il professor Davis è particolarmente interessato alla tendenza generale a dedicare più risorse e attenzione al sistema carcerario che alle istituzioni educative. Avendo contribuito a diffondere la nozione di “complesso industriale carcerario”, ora esorta il suo pubblico a pensare seriamente alla possibilità futura di un mondo senza prigioni e ad aiutare a forgiare un movimento abolizionista del 21 ° secolo.